Può esserci fuoco di Sant'Antonio senza eruzione cutanea?

Può esserci fuoco di Sant'Antonio senza eruzione cutanea?

Fuoco di Sant’Antonio: sintomi e complicanze

Fuoco di Sant’Antonio” è l’espressione popolare che indica l’Herpes Zoster. Si tratta di una malattia infettiva causata dal Virus Varicella-Zoster, lo stesso che in età infantile (entro i 12 anni) provoca la Varicella.

A differenza di quest’ultima però, l’Herpes Zoster colpisce gli adulti e, ancora di più, gli anziani. Vediamo cause, sintomi e cura dell’Herpes Zoster.

Cause dell’Herpes Zoster

Il virus che da bambini provoca la Varicella rimane nell’organismo in modo quiesciente, riparandosi nei nervi. Se e quando esso, più in là negli anni, si riattiva, dà origine all’Herpes Zoster, comunemente detto “Fuoco di Sant’Antonio“.

La comparsa della patologia viene favorita da un abbassamento delle difese immunitarie, che può essere dovuto a stress, all’età anziana e/o ad altri fattori.

Sintomi

I sintomi inequivocabili dell’Herpes Zoster sono dolore (che può comparire per primo) ed un vistoso sfogo cutaneo caratterizzato da macchie rosse che in breve diventano vescicole o bolle ripiene di pus.

Spesso si associa prurito.

Nell’arco di circa una settimana, le vescicole si rompono lasciando il posto a delle crosticine, che a loro volta scompaiono dopo una decina di giorni. In 2-4 settimane la pelle torna integra, ma può persistere qualche cicatrice e lievi cambiamenti nella pigmentazione della pelle.

Le zona più colpita è il tronco, ma raramente può essere interessato anche il viso.

Complicanze

Sebbene si tratti di una malattia piuttosto banale, anche se decisamente fastidiosa, l’Herpes Zoster può comportare una serie di complicanze anche serie.

Una di queste si verifica nel caso (raro) in cui la zona colpita siano gli occhi; per non rischiare gravi ripercussioni alla vista, bisogna rivolgersi immediatamente al medico.

Altre volte, anche dopo la scomparsa dello sfogo sulla pelle, il dolore resta: siamo in presenza della cosiddetta nevralgia post-erpetica, una complicazione seria che deve essere trattata in modo adeguato.

Come si cura il Fuoco di Sant’Antonio?

Il Fuoco di Sant’Antonio si tratta con l’utilizzo di diversi farmaci, ovvero:

  • antinfiammatori e analgesici per ridurre il dolore
  • antivirali (aciclovir, famciclovir ecc.) per limitare la severità ed affrettare la guarigione della patologia. Affinché siano efficaci, essi devono essere assunti entro le prime 48-72 ore dalla comparsa dello sfogo.

In presenza di nevralgia post-erpetica, si usano antidepressivi, antiepilettici, oppiodi e neurolettici. La terapia, ovviamente, deve essere stabilita dal medico.

Per evitare che le lesioni si infettino infine, può essere utile il bendaggio, che deve essere morbido.

La dieta aiuta?

Non esiste una vera e propria dieta in grado di evitare e/o di guarire l’Herpes Zoster, tuttavia una alimentazione sana, equilibrata ed in grado di rinforzare le difese dell’organismo, può senz’altro aiutare a prevenire e a rendere meno severo il Fuoco di Sant’Antonio.

Vitamine, zinco ed isoflavoni sono i nutrienti più indicati.

Via libera dunque a cibi freschi e poco raffinati come frutta, verdura, carni bianche, pesce, pasta e legumi; da evitare i fritti, gli intingoli, le spezie ed i cibi piccanti, i salumi e gli insaccati, i dolci e i piatti troppo elaborati.

Si consiglia infine, di bere almeno due litri di acqua al giorno.