Per una buona comunicazione tra farmacisti e medici è indispensabile poter usufruire di strumenti che possano apportare dei benefici tangibili nel processo lavorativo, che si riflette direttamente sulla cura e sulla relazione con i pazienti, per questo motivo la cartella clinica elettronica (approfondisci su https://www.savinosolution.com) è un elemento che si sta sempre più diffondendo nell’implementazione dei sistemi ospedalieri.
I processi di formazione e comunicazione richiedono grande attenzione nella riuscita di questa implementazione. La diffusione delle cartelle cliniche elettroniche (CCE) all’interno delle strutture sanitarie ha permesso di usufruire di vantaggi significativi, tra i quali la consultazione di test di laboratorio, fotografie, radiografie e altro materiale di analisi, come le note di consultazione e di progresso.
Dal punto di vista legale l’utilizzo della cartella clinica elettronica (CCE) permette di sperare il problema dell’illeggibilità della calligrafia, favorendo la riduzione degli errori di incomprensione o di trascrizione dei componenti farmaceutici.
Questi sistemi elettronici agevolano di gran lunga il completamento delle informazioni, rendendole disponibili per un eventuale rapido recupero e complete in ogni punto. Oltre al vantaggio della legittimità dei documenti compilati, è possibile risalire chiaramente all’autore del dato, grazie alla presenza della firma.
Con l’attribuzione della firma, le modifiche sono velocemente identificabili e attribuibili a una persona, dunque, anche in caso di modifiche, se vengono apportate delle modifiche a una nota di avanzamento, è facilmente attribuibile a una persona e tra le altre informazioni utili ci sono, la data di creazione della cartella e il testo originale, che vengono registrati e archiviati in ogni fase.
Se da un lato la cartella clinica facilita e migliora alcuni processi, dall’altro canto ne complica altri, soprattutto quelli che prima della digitalizzazione erano di semplice elaborazione. Questi sistemi elettronici stanno rapidamente sostituendo i grafici cartacei nell’ambito ospedaliero, garantendo la facile disponibilità delle informazioni sanitarie per tutti gli operatori, che possono condividere i dati delle cartelle cliniche anche con i pazienti, mediante una piattaforma online sicura.
Grazie a un database integrato è possibile tracciare l’andamento della salute del paziente, attribuirgli farmaci specifici e segnalare delle interazioni farmacologiche che possono essere negative. Indispensabile è la possibilità di effettuare un backup remoto delle informazioni, che evita la perdita irreparabile delle informazioni.
Vediamo di seguito quali sono le funzioni che un sistema digitale di gestione della cartella clinica elettronica (CCE) può prevedere.
L’archiviazione delle informazioni è fondamentale per poter usufruire in maniera integrata e condivisa dei dati presenti e storici legati alle cure di un paziente. In maniera organizzata le informazioni vengono suddivise sotto forma di grafici immediatamente leggibili.
Grazie alla cartella clinica elettronica (CCE) è possibile smistare le informazioni a tutti i membri di un team di assistenza, in modo tale da poter ritrovarle in maniera veloce e semplice, ma soprattutto per non perdere di vista quelle fondamentali, soprattutto i file che di solito sono trasmessi in altri formati che non sono “allegati” al sistema e non integrati, per esempio i PDF.
La funzionalità della ricerca è estremamente semplificata grazie alla possibilità di cercare attraverso delle parole chiave i titoli dei documenti e i relativi contenuti. Una serie di simboli di controllo permettono di effettuare delle verifiche in maniera veloce e confermare le procedure attenendosi alle politiche del dipartimento.
Grazie ai sistemi integrati è possibile verificare tutte le attività del flusso di lavoro e, quindi, il passaggio da una fase all’altra dei procedimenti previsti. Questi strumenti permettono di comunicare lo stato delle attività del flusso di lavoro in maniera veloce e immediata.
È consigliabile l’utilizzo di un metodo standardizzato per le attività da svolgere, in questo modo si evitano ritardi nella comunicazione relativa a ciascuna fase del flusso di trattamento del paziente e una notifica automatica avvia il passaggio successivo.
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