Molte persone in Italia, e non solo, amano realizzare delle piccole casette da giardino da usare per svariati scopi, che sia per contenere oggetti per il giardinaggio oppure da adibire a luogo segreto dei propri piccoli. Non tutti però sanno che la loro costruzione e procedure per costruire la propria casetta da giardino deve attenersi ad un’apposita legge nazionale che va poi a chiarire delle specifiche in ogni comune e in ciascuna provincia. È sempre necessario infatti informarsi preventivamente sui documenti da presentare ed eventualmente chiedere l’aiuto di tecnici autorizzati.
Realizzare una casetta da giardino: cosa sapere
Nel nostro paese, tutto quello che riguarda l’edilizia e i prodotti ad essa legati, tra cui le costruzioni edili di ogni genere, dimensione e destinazione d’uso, hanno bisogno di procedure molto dettagliate e precise che spesso variano in base alla provincia di appartenenza. In generale, occorre presentare al comune di residenza tutta una lista di documenti che attestino lo scopo di uso della casetta, ma anche le caratteristiche e tutti i dettagli dei lavori e del tipo di costruzione che si intende realizzare. Inoltre, bisogna anche specificare il luogo in cui si desidera realizzare la casetta.
Oggi ogni regione ha le competenze e le sue normative specifiche particolari a cui bisogna attenersi. Quando si parla di destinazione d’uso, in questa categoria vengono ammesse tutte quelle costruzioni di piccola o media dimensione e che possono avere una metratura variabile. Possono essere costruzioni sia su suoli pubblici, come spazi comuni dei condomini, sia su suoli privati, tra cui anche appezzamenti di terreno e simili. Vai sul sito web prefabbricatisulweb.it per scoprire quali altre tipologie di prefabbricati puoi realizzare oggi.
Quali sono gli scopi di utilizzo
Le casette da giardino di solito si presentano come dei prefabbricati in legno di piccole dimensioni, e hanno una superficie che varia dai 5 ai 10 metri o poco più. Il materiale più utilizzato per la loro realizzazione è senza dubbio il legno, sebbene non manchino anche la cassette in metallo oppure in pvc.
L’utilizzo di queste casette può essere vario e possono essere utilizzate come un piccolo ristoro chiuso in giardino, ma anche come deposito per attrezzi da giardinaggio o come luogo per custodire piccoli animali da campagna come ad esempio le galline, o ancora come area d gioco per i bambini. Avere una casetta da giardino è un fenomeno oggi molto in voga, soprattutto tra le famiglie, e deve seguire delle precise procedure per essere regolamentato nella maniera corretta.
Ottenere un permesso per una casetta da giardino
La procedura iniziale per chi desidera realizzare una casetta da giardino è generica e può essere leggermente diversa in base al tipo di terreno su cui si intende realizzare la casetta (es. su suolo pubblico o privato, o ancora se si tratta di una zona protetta da vincoli paesaggistici o ambientali o di carattere archeologico. Il primo passo per ottenere il permesso di costruire consiste nello stilare una lista di documenti che descrivano il prodotto.
Bisogna redigere una relazione tecnica che descriva le caratteristiche del fabbricato, in maniera piuttosto dettagliata. Questa relazione deve essere accompagnata da disegni tecnici, tra cui le piante, che descrivano con precisione le dimensioni e soprattutto le distanze rispetto ai confini di altre proprietà oppure di altre costruzioni. Il tutto deve essere accompagnato da fotografie, nel caso in cui la casetta scelta sia un prefabbricato. La relazione deve essere realizzata da un tecnico autorizzato, tra cui architetti o ingegneri.
Questa documentazione deve essere presentata al comune dove si intende edificare il fabbricato insieme alla DIA, la Denuncia di Inizio Attività. La procedura termina in modo tacito: se entro 30 giorni dalla presentazione della domanda al comune non si sono ricevute delle comunicazioni, l’assenso è tacito e si può procedere con i lavori della casetta.
Per meglio comprendere i dettagli delle procedure edilizie occorre per sicurezza riferimento al Regolamento Edilizio Comunale, ovvero la Legge Nazionale ovvero il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, oltre che alle leggi Regionali e Regolamento Edilizio Comunale, in base a dove si vive.
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