Le punture di vespa, in stagioni estiva e primaverile non sono assolutamente da sottovalutare. Partiamo dal presupposto che, la vespa come anche le api, pungono l’uomo solo per difesa del proprio territorio, o nel caso si sentano minacciate. Iniziamo nel distinguere i tipi di vespa: un delle caratteristiche fondamentali per riconoscerle è senz’altro il pungiglione. Un’altra peculiarità è che solo gli esemplari femminili sono in grado di pungere.
La vespa vasaio, a differenza della vespa comune, non è dotata di un torace del classico colore nero e giallo ma nero, e si riconosce dalle altre specie per via del suo pungiglione ovopositore, staccato dal torace. É da dire che il comportamento della vespa vasaio è abbastanza pacifico, non attacca l’uomo anche se infastidita e le punture sono molto rare. É fondamentale verificare che il pungiglione sia ancora all’interno.
L’estrazione deve avvenire in maniera delicata, di modo da non danneggiare la sacca che contiene il veleno. Evitare assolutamente di schiacciare la parte interessata per far fuoriuscire il pungiglione a mo di foruncolo. Ad ogni puntura, la vespa scatena all’interno del nostro corpo varie reazioni, specialmente nei soggetti allergici. É molto semplice bloccare la limitata quantità di veleno e istamina contenuta all’interno della puntura e il dolore stesso provocato con farmaci antiallergici, ma come comportarsi nel caso non se ne posseggano in casa?
Limone: Applicare una fettina di limone sulla puntura ridurra gonfiore e dolore, ma soprattutto neutralizzerà il veleno all’interno della puntura. É possibile inoltre spremere alcune gocce direttamente sulla puntura.
Bicarbonato di Sodio: Il Bicarbonato, è spesso utilizzato da tutti in casa proprio per le sue varietà di utilizzo. Efficace anche contro le punture, basterà creare un composto mescolandolo con un pò di acqua fino a ottenere una poltiglia da applicare sulla zona interessata e lasciarlo agire per qualche minuto prima di risciacquare con acqua fredda.
Ghiaccio: Che sia sotto forma di cubetto, busta di surgelato o bistecca, qualsiasi cosa che avete nel congelatore allevierà senz’altro il dolore applicandolo per 10-15 minuti sulla puntura.
Cipolla: La cipolla oltre a farci piangere, ci aiuta molto nella medicina. Vi basterà affettare una cipolla e applicarla sulla zona interessata. Aiuterà a ridurre gonfiore e allevierà il dolore dato dalla puntura.
Aceto: L’aceto è molto efficace contro le punture, poiché la sua azione neutralizzerà il veleno. Si può applicare con un batuffolo di ovatta massaggiando o anche direttamente sulla puntura.
Argilla: Tra le varie proprietà dell’argilla, troviamo quella lenitiva e rinfrescante. Se il gonfiore è particolarmente esteso, applicarne una piccola quantità diluita in acqua a mo di pomata senz’altro né aiuterà la riduzione.
Arnica: L’arnica è alla base di molte pomate contro le punture di insetti. É molto facile da trovare nei campi, poiché è facile distinguerla per il suo fiore giallo. Nel caso in cui veniate punti, degli impacchi con estratto di arnica allevieranno il dolore dalla puntura stessa e ridurrà l’infiammazione.
Olio di Lavanda: Le proprietà della lavanda sono molteplici, e tra le varie troviamo senz’altro quella lenitiva. Basta applicare qualche goccia su un batuffolo di ovatta e massaggiare la parte interessata.
Ovviamente in caso non vediate miglioramenti contattate subito il vostro
medico di base.
Ricordiamo inoltre che i soggetti allergici a seguito di punture, potrebbero
andare in choc anafilattico e il rischio causato da un’automedicazione sarebbe troppo alto; in tali casi rivolgetevi al
pronto soccorso più vicino.
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