Il benessere dei bambini non può essere messo in discussione. Quando si tratta dei più piccoli, non dobbiamo considerare esagerato riservare loro tutta una serie di attenzioni, soprattutto se in gioco c’è la salute.
Con l’arrivo della stagione fredda, non è raro che si manifestino le classiche malattie da raffreddamento. Influenza, tonsillite, raffreddore possono colpire anche i bimbi più piccoli e, quando la temperatura corporea sale, è bene non sottovalutare l’evento.
Si parla di febbre quando la temperatura ascellare è superiore ai 37,5°, e quella rettale va oltre i 38,0°. In entrambi i casi è importante consultare il pediatra, e affidarsi a trattamenti sintomatici della febbre e del dolore lieve grazie alla somministrazione di un prodotto come Nurofen sciroppo (https://www.efarma.com/nurofen-febbre-e-dolore-bambini-sospensione-orale-arancia-150-ml.html)
Quali rimedi per abbassare la febbre
Quando i bambini hanno la febbre, è necessario dare loro specifici farmaci antifebbrili, non prima comunque di essersi consultati con il pediatra, che stabilirà con quale frequenza e dosi dovranno essere somministrati.
In età pediatrica i farmaci più utilizzati sono sicuramente il paracetamolo e l’ibuprofene.
A supporto della cura medica è importante alimentare il bimbo con più pasti, di piccola portata, da suddividere nell’arco della giornata. Meglio propendere per cibi facilmente digeribili, da abbinarsi a una rigorosa integrazione di liquidi, importanti per reidratare il corpo febbricitante.
L’idratazione è fondamentale, per controllarne il livello può essere utile valutare quanta pipì fa il piccolo nell’arco della giornata e, in caso urini poco, è bene aumentare adeguatamente la somministrazione dei liquidi.
Se sopraggiunge l’influenza, e un palese stato febbrile, è preferibile tenere il bimbo a riposo. Stargli accanto per confortarlo e controllarlo è importante. Per accertarsi delle sue condizioni è utile controllarlo spesso, anche durante le ore notturne, valutando la comparsa di eventuali segnali di difficoltà.
Tenere coperto il bimbo è importante, ma lo è altrettanto non esagerare, vestendolo eccessivamente. Meglio privilegiare abiti leggeri ed evitare una spessa coltre di coperte.
La comparsa di ulteriori sintomi ci deve mettere in allerta. In caso allo stato febbrile si aggiungano nausee, associate a vomito persistente, forte mal di testa, diarrea, difficoltà a urinare e a deambulare, è assolutamente necessario informare il pediatra, che valuterà più attentamente le condizioni del bambino.
Anche la respirazione si rivela fondamentale, controllatela ripetutamente, e accertatevi che il bambino respiri senza difficoltà.
Che cosa è bene non fare in caso di febbre
Fra le cose da non fare assolutamente, in caso di febbre alta, dobbiamo considerare le forzature, soprattutto quelle alimentari. Se il bimbo non ha fame, è inutile sforzarlo, l’importante è idratarlo.
Accertato che coprirlo troppo è sbagliato, consideriamo che non si devono fare spugnature fredde, meglio non trattare il corpo con impacchi a base di alcool, evitate assolutamente di fargli assumere acido acetilsalicilico, come la più semplice aspirina, soprattutto se non ha ancora compiuto i 16 anni.
Utilizzare in contemporanea ibuprofene e paracetamolo, se non strettamente consigliato dal pediatra, è una pratica sconsigliata, soprattutto perché potrebbe produrre rischi collaterali, concretamente dannosi.
In ogni caso, per fugare i dubbi, meglio rivolgersi al medico di fiducia, che saprà fornire indicazioni corrette.
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